“Le Minoranze in Pentola” è un viaggio attraverso i gusti, i sapori, gli usi gastronomici e la loro psicologia che l’autrice conduce ‘visitando’ in modo originale ed interessante la storia delle dieci minoranze linguistiche delle alpi italiane. “Il lavoro di Wolftraud de Concini diventa indispensabile per conoscere ed amare una fetta di “altra Italia” dove idioma ed abitudini sono parzialmente o totalmente diversi da quelli della maggioranza dei cosiddetti ‘connazionali’”. Questo scrive Edoardo Ballone nella prefazione de “Le Minoranze in pentola”, aggiungendo che “se un gruppo preferisce i dolci con le mele a quelli con la ricotta e se i montanari si cibano di pane duro invece di quello morbido dei gruppi marinari, un motivo c’è”. Il clima e la geografia creano la psicologia di un popolo, ne plasmano il linguaggio e formano una stirpe affatto diversa dall’altra.